La persistente siccità che ha caratterizzato la seconda parte della primavera e tutta l’estate 2017 potrebbe finalmente subire una violenta battuta d’arresto. Partiamo innanzitutto dalle attuali condizioni, giusto per comprendere quanto sia pesante la situazione di questo inizio settembre:
- i “rubinetti” in Sicilia si sono chiusi il 16 aprile 2017. Da quel momento, le uniche giornate di pioggia a Caltanissetta sono state 5. Tuttavia di questi 5 giorni, nessun fenomeno significativo è stato registrato dalle centraline, tanto che il totale dei millimetri accumulati nel lasso di tempo successivo al 16 aprile è solo di 10, a fronte di una media di oltre 80mm (periodo metà aprile – 31 agosto);
- ad aggravare il pesante deficit idrico si è aggiunta la costante presenza dell’anticiclone africano che ha arrecato condizioni climatiche molto più calde del normale. Ciò ha accentuato il processo di evapotraspirazione dei terreni e lo svuotamento dei bacini fluviali e lacustri, che ad oggi risultano completamente a secco.
- le condizioni sopra descritte hanno avuto e continuano ad avere ripercussioni su flora e fauna, dal momento che dopo mesi di clima desertico piante ed animali si trovano in difficoltà. Le piante, nella migliore delle ipotesi, hanno già perso le foglie come in autunno; gli animali sono costretti a fare gli straordinari per reperire acqua.
L’anomalia di questa lunga estate è da ricercare nel posizionamento del monsone di Guinea, nell’africa equatoriale, che ha spostato di circa 1000km a nord l’anticiclone africano, il quale ha spesso inglobato sotto la sua ingombrante mole il bacino centrale del mediterraneo.
Adesso, finalmente, lo scacchiere sembra muovere le sue pedine e dopo mesi la situazione pare sbloccarsi. Sarà un cambiamento duraturo? Probabile, ma non vi sono certezze.
A partire da domani, Giovedì 7 settembre, una saccatura di aria fresca proveniente dal nord atlantico in scivolamento sul bordo orientale dell’anticiclone delle azzorre si catapulterà nel mediterraneo, trovando condizioni a dir poco scoppiettanti! Rimarchiamo questo concetto, perchè il mare è molto più caldo del normale e l’energia in gioco è altissima: ciò complica anche le previsioni, in quanto è come buttare un cubetto di ghiaccio nell’olio bollente, le conseguenze possono essere anche violente ed inaspettate!
Giunta in prossimità della Sicilia, l’aria fresca ed instabile andrà a generare contrasti con il mare bollente, causando la formazione di temporali marittimi in movimento da ovest verso est a partire dal canale di sicilia.
Venerdì 8, infatti, le condizioni saranno spiccatamente instabili e favorevoli al passaggio di un fronte perturbato sulla nostra isola, il quale andrebbe per la prima volta dopo tempo immemore a spezzare la siccità.
Un sistema temporalesco investirebbe la nostra regione risalendo dal canale di sicilia e prediligendo la fascia meridionale, la più esposta e piogge e fenomeni di una certa entità.
Agrigentino, Sud Nisseno e Ragusano saranno in prima linea, poi i temporali si sposteranno verso nord est perdendo leggermente vigore, ma portando acqua nel resto del nisseno, ennese, siracusano, catanese, messinese e est palermitano. Le uniche zone che sembrerebbero meno coinvolte sarebbero quelle occidentali: trapanese e palermitano ovest.
La Provincia di Caltanissetta, quindi, sarà più colpita da piogge e temporali specialmente nella sua porzione meridionale, (Gelese, Butera, Mazzarino, Niscemi); la zona centro-settentrionale, tuttavia, potrebbe ugualmente ricevere apporti precipitativi non indifferenti, dato al contributo della cumulogenesi diurna tipica delle zone interne, che riuscirebbe a far sviluppare nubi temporalesche anche in loco (e non solo quelle in ingresso dal mare).
I quantitativi di pioggia, localmente potrebbero superare i 20mm!
Ovvio che tale distribuzione dei fenomeni è soggetta a mutamenti, data la situazione estremamente dinamica.
Esaurita questa prima fase, presumibilmente entro la tarda sera di venerdì, si avrà un giorno di vera e propria estate. Sabato, infatti, ci regalerà temperature massime anche sopra i 30°C e clima stabile e soleggiato.
Ma sarà solo una parentesi, in vista di un probabile, più corposo peggioramento del tempo, che presenta (secondo gli attuali aggiornamenti) caratteri davvero aggressivi che destano anche allarme.
La seconda passata, prevista per domenica, avrà natura differente poichè conseguente all’ingresso di un cavo d’onda atlantico nel cuore del Mediterraneo, con drastico calo della temperatura e fenomeni molto più violenti. Sarebbe come piombare in autunno.
E’ ovvio che una previsione così distante sia per sua natura incerta, anche a causa delle interazioni con il mega uragano Irma (che sebbene lontano migliaia di km, riesce ad influenzare anche il tempo in Europa!): qualora si dovesse verificare nelle condizioni appena descritte, tuttavia, le piogge assumerebbero carattere di nubifragio. Ma ci torneremo più approfonditamente.